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I nativi digitali non sanno pedalare

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È stata pubblicata la seconda parte della ricerca Digital Diaries di AVG, azienda specializzata in sicurezza informatica, che conduce inoltre studi finalizzati a valutare come l’interazione dei bambini con la tecnologia sia cambiata nell’era digitale.

Si tratta di un’analisi nella quale si è evidenziato come molti bambini, di età compresa tra i due e i cinque anni, imparano prima ad utilizzare il computer o ad usare un cellulare che ad andare in bicicletta o a nuotare, o ancora, ad allacciarsi le scarpe da soli.

La prima parte della ricerca di AVG, dal titolo “Nascita digitale”, uscita ad ottobre scorso, aveva portato alla luce risultati da molti ritenuti preoccupanti (clicca qui per leggere il nostro articolo): la maggior parte dei neonati, o bambini al di sotto dei due anni, (circa il 92 per cento negli USA e il 68 per cento in Italia), avrebbe già un impronta digitale, essendo già stato fotografati e mostrati su Internet dai propri genitori, a discapito della privacy.

La parte seconda della ricerca prende in esame un campione costituito da circa 2.200 madri in tutta la Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Giappone, Australia. Alle madri, tutte con figli di età compresa tra 2 e i 5 anni, è stato chiesto di stilare una lista e una classifica sulle abilità dei propri figli circa le competenze informatiche e circa le abilità tradizionali del mondo reale, quali il nuoto o il ciclismo.

Lo studio ha evidenziato quanto si sia evoluta l’esperienza infantile. L’indagine ha mostrato che la maggior parte dei bambini piccoli non sappia ancora nuotare, o allacciarsi le scarpe ma al contempo sappia come accendere un computer, utilizzare il mouse, giocare ad un gioco per il computer o effettuare una chiamata col cellulare.

In particolare, per riportare le percentuali emerse dallo studio, il 69 per cento dei bambini, senza particolare divario in base al sesso, sa far funzionare un computer. I dati mostrano inoltre che circa il 58 per cento di questi bambini sa giocare ad un gioco per il computer, il 20 per cento sa nuotare e il 52 per cento sa andare in bicicletta. Ancora, il 28 per cento dei bambini sa effettuare una chiamata con il cellulare ma solo il 20 per cento di loro sa comporre il 911 in caso di emergenza. Dato ancora più sorprendente è che, di questi bambini tra i due e i cinque anni, il 69 per cento sa utilizzare un mouse mentre solo l’11 per cento sa allacciarsi le scarpe da solo.

Altri interessanti dati emersi sono, ad esempio, che il 25 per cento sa come usare un browser, il 16 per cento può navigare tra i siti Web, il 15 per cento conosce almeno un indirizzo Web, e il 19 per cento sa come far funzionare uno smartphone o un tablet. Sul lato analogico della vita, il 39 per cento conosce il proprio indirizzo di casa, il 27 per cento sa fare autonomamente la prima colazione e il 37 per cento sa scrivere il proprio nome e cognome.

“La tecnologia – ha dichiarato il CEO di AVG, JR Smith – ha cambiato ciò che significa essere un genitore e crescere i figli oggi”. “Gli smartphone e il computer – ha continuato – stanno sempre di più prendendo il posto della TV come strumento di educazione ed intrattenimento per i bambini”.

I ricercatori di AVG hanno sottolineato come ci sia bisogno di supervisione e di una guida per questi bambini, in modo tale che imparino ad utilizzare la tecnologia e a navigare in Rete in maniera responsabile.

(25 Gennaio 2011)

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