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Asili Nido a Roma, caccia al posto!

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images5.jpgIscrizioni in corso, ostacoli da superare, ma le liste di attesa, ancora lunghe, sono state ridotte rispetto al passato.

Scadranno l’8 aprile i termini per presentare la domanda negli asili nido comunali e privati convenzionati per il 2010/2011. I dati indicano, al momento, una disponibilità di 10.614 posti complessivi, comprese le sezioni ponte e gli spazi Be.Bi. Le graduatorie provvisorie saranno definite nella seconda metà di aprile, ma non mancano disagi. «Il prossimo dicembre, il municipio avrà a disposizione un nuovo nido in viale Newton – sottolinea Valentina Steri, assessore alla Scuola del XVI municipio – ma il Comune non l’ha inserito tra quelli disponibili».Struttura pronta, secondo il municipio, anche in via del Pigneto, ma non ancora disponibile come nido. «Più di mille bambini – spiega Paolo Masini, del Pd, vicepresidente della Commissione scuola – resteranno senza la possibilità di iscriversi al nido: sono 11 quelli conclusi e non messi a bando». Replica del Campidoglio: «Abbiamo deciso un piano di ampliamento dell’offerta – ribatte l’assessore alle Politiche educative, Laura Marsilio – con sedi che verranno regolarmente aperte e attivate non appena saranno disponibili le risorse necessarie e già previste. In aggiunta, è stata programmata la ristrutturazione di nidi più vecchi».

L’indisponibilità delle strutture da riqualificare provocherà scelte alternative. «Il nido più comodo, Il Maggiolino di via Bucchi – afferma Tatiana Mereu, mamma di Daniel, in XVII municipio – sarà chiuso per ristrutturazione e dovrò adeguarmi a mandarlo in un altro». Indisponibili per riqualificazione, nel 2010/2011, i nidi Fata Primavera (VI municipio), Isola di Peter Pan (XI) e, almeno per parte dell’anno, Il Gallo Alfonso e Selva Nera (XIX). Un disagio riguarda i genitori con lavoro precario. «Occorre allegare – ricorda Miriam Demoniato – una lettera del datore di lavoro che certifica tempo pieno e articolazione oraria: ci sono aziende che si rifiutano di farlo, temendo che le lavoratrici atipiche potrebbero servirsene per una causa».

Ma la situazione sembra migliore che in passato. «Siamo partiti con liste di attesa di oltre 10.000 bambini – precisa Marsilio – poi scesa a 8.000 e attualmente a 5.000. Non solo: in questi anni è stato stabilizzato il personale precario, migliorato il tema delle supplenze, consentendo una maggiore serenità nello svolgimento dell’attività, con una migliore tutela sia delle educatrici che del bambino. In aggiunta, stiamo preparando il bando del progetto “Roma città famiglia”, con nuovi servizi rivolte alle famiglie con bambini piccoli. La certificazione sul lavoro del genitore è obbligatoria per legge, ma abbiamo introdotto misure che tutelano i precari e, sul tema, siamo disponibili a verificare l’effettiva situazione».

(30 Marzo 2010)

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