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Asili Nido. Stretta contro i furbi a Roma… Ma sempre troppo tardi!

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 images4.jpgMisure più rigide e aumento dei controlli per evitare che i “furbi” aggirino le regole dichiarando il falso.

Le iscrizioni agli asili nido comunali saranno sottoposte già da quest’anno, al momento del perfezionamento della richiesta, a norme più restrittive, per garantire che l’accesso corrisponda davvero alla situazione economica delle famiglie. Lo ha deciso il Campidoglio, con un piano elaborato dagli assessori alle Politiche educative, Laura Marsilio e al Bilancio, Maurizio Leo.

In questi giorni, sono uscite le graduatorie provvisorie per un posto al nido nel 2010/2011, con polemiche da parte dei primi esclusi. «Per il perfezionamento della domanda di iscrizione – evidenziano dal Comune – sarà chiesto ai genitori di compilare un nuovo foglio redditometro, ad integrazione dei moduli presentati al momento della domanda. Oltre alla dichiarazione del reddito Isee, dovranno fornire al municipio altre informazioni come, per esempio, il possesso di auto di lusso, fuoristrada, l’eventuale iscrizione a circoli sportivi privati». Fino all’inizio della prossima settimana, gli uffici nido dei municipi accolgono i ricorsi degli esclusi, per poi stilare la graduatoria definitiva entro metà giugno. Le novità scatteranno poche settimane dopo, quando le famiglie dei bambini ammessi dovranno confermare la domanda.

Ieri, l’assessore alla Scuola aveva anticipato la possibilità di modifiche e integrazioni al parametro Isee. «In attesa che la disciplina Isee, di carattere nazionale – spiega Marsilio – venga rivista sulla base di principi corrispondenti alle mutate esigenze delle famiglie, interverremo sulla modalità di valutazione della condizione reddituale, con iniziative simili a quelle che abbiamo già varato a favore dei lavoratori atipici e nei casi in cui entrambi i genitori sono lavoratori». Attualmente, il punteggio che determina le graduatorie, è determinato da parametri sulle condizioni sociali e familiari. In caso di parità di punteggio, è ammesso chi presenta un reddito Isee più basso.

Le modifiche garantiranno una maggiore equità già per gli iscritti da settembre. «Sono ulteriori indicatori utili a fotografare con esattezza la situazione patrimoniale dei genitori – afferma Leo – ma soprattutto di un deterrente nei confronti di chi, presentando dichiarazioni dei redditi incompatibili con l’effettivo tenore di vita, cerca di ottenere la precedenza in graduatoria». In aumento, i controlli incrociati, tra anagrafe tributaria e reddito Isee dichiarato. «Roma Entrate – aggiunge Leo – verificherà la regolarità delle autocertificazioni presentate, sulla base dei riscontri con l’Anagrafe tributaria. Il Comune, poi, chiederà la collaborazione della Guardia di Finanza cui segnalerà le situazioni su cui appaiono opportune indagini più approfondite: stiamo formalizzando un protocollo d’intesa che consentirà di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese all’atto della domanda e di sanzionare, anche con l’esclusione dalla graduatoria, chi ha dichiarato il falso». Ad oggi, i bambini ammessi sono 10.851, gli esclusi, 7.860.

I controlli però scattano quando i bambini sono usciti dal nido e sono già alla scuola materna. Eppure risultano non corrette oltre l’8% delle domande esaminate a campione dalla Finanza. In questo caso si perde il posto. Ma spesso il provvedimento di esclusione avviene quando i bambini hanno già concluso la loro esperienza al nido e il danno è fatto. Dal prossimo anno scolastico, invece, con le misure più restrittive decise dal Campidoglio sarà più difficile scalare le graduatorie per un posto all’asilo nido comunale grazie a una dichiarazione di reddito Isee non veritiera. Gli accertamenti dell’ultimo biennio hanno già portato a scoprire una quota di domande irregolari: quasi il 9 per cento del totale.

Le verifiche incrociate tra anagrafe tributaria e reddito Isee dichiarato hanno avuto impulso dalla Finanziaria del 2007 e sono state avviate nel 2008. Su una base complessiva di 19.000 bambini ammessi al nido negli anni 2008/2009 e 2009/2010, i controlli sono stati 2.100, oltre il 10%.

«Si può parlare solo in parte di controlli a campione – precisano dall’Agenzia delle Entrate – ma nella maggioranza dei casi, gli accertamenti sono stati mirati, per situazioni che apparivano particolarmente anomale». Di queste pratiche, 183, pari all’8.7% di quelle monitorate, sono risultate “non corrette». «Si assumono dai municipi i dati autocertificati dalle famiglie – aggiungono dall’Agenzia – e si incrociano con quelli contenuti all’anagrafe tributaria, sulla base dei redditi annualmente denunciati».

Le verifiche richiedono tempi lunghi, anche di 6 o più mesi: 111 casi sono in corso di ulteriore accertamento, mentre 72 sono stati già definiti. In caso di non veridicità del contenuto delle autocertificazioni, ci si basa sugli articoli 75 e 76 del Dpr 445/2000 e sull’articolo 583 del codice penale: decadenza dai benefici ottenuti dalla dichiarazione non veritiera, quando ciò è ancora possibile e una denuncia penale». Dei 72 casi irregolari, la decadenza dal posto è scattata in 26 casi, in quanto gli altri 46 bambini erano nella categoria “grandi” e quando l’accertamento è stato concluso, avevano già finito l’esperienza del nido. Che succede in questi casi? Per le famiglie coinvolte è prevista una sanzione di almeno 3.000 euro, oltre alla denuncia penale.

Maurizio Leo e Laura Marsilio, rispettivamente assessore al Bilancio e alle Politiche educative hanno annunciato «nuovi e più stringenti parametri di reddito per una corretta valutazione della situazione economica». «Roma Entrate – spiega Leo – verificherà la regolarità delle autocertificazioni sulla base di riscontri con le informazioni contenute nell’Anagrafe tributaria».

L’ammissione al nido si basa su punteggi determinati da condizione sociale e familiare; in caso di parità in graduatoria, la priorità è attribuita a chi presenta un reddito Isee più basso, autocertificato. «Molte certificazioni sono redatte tramite i Caaf e queste sono più garantite» ha ricordato l’assessore alla Scuola, Laura Marsilio. Il piano messo a punto dagli assessori Marsilio e al Bilancio, Maurizio Leo, prevede, per gli ammessi, già dai prossimi mesi, la presentazione di ulteriori informazioni al momento della formalizzazione della domanda, come l’indicazione della proprietà di auto di lusso o fuoristrada, l’iscrizione in circoli sportivi privati. «Già dal primo insediamento della commissione Politiche Educative – commenta il suo presidente, Antonio Gazzellone – si chiedevano nuovi criteri e soprattutto misure di controllo su metodologie e parametri d’iscrizione. Ora, non ci rimane che attendere nel merito il documento regolamentare e organizzativo che si vorrà adottare».

(25 Maggio 2010)

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