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Bambini: è giusto lo svezzamento senza carne?

images-13.jpgLa carne è adatta all’alimentazione del bambino nei primi anni di vita?

Per i genitori non è facile scegliere se inserirla o meno nella dieta del proprio figlio, poiché sulla questione i punti di vista sono controversi.

Le proteine e i grassi sono indispensabili per la crescita armonica del bambino e in particolare per lo sviluppo del suo sistema nervoso centrale. La carne ha indubbie qualità nutritive, che però possono essere in gran parte ottenute anche con una intelligente ricorso ad altri alimenti: il piatto unico della tradizione alimentare mediterranea, a base di cereale e legumi ha, ad esempio, lo stesso valore proteico di una razione di carne, senza avere i suoi stessi inconvenienti.

Ma quali sono gli inconvenienti della carne?

Nel caso dei bambini molto piccoli in fase di svezzamento un precoce consumo di carne porta ad un eccessivo accrescimento, e sappiamo che fra accrescimento troppo rapido e insorgenza di obesità e tumori c’è un rapporto. Al di là degli effetti futuri sulla salute, ciò può portare anche a conseguenze concrete più immediate, dovute al fatto che la struttura dentale del lattante non è adatta al consumo di carne. Inoltre la carne troppo spesso contiene sostanze nocive, come residui di farmaci somministrati all’animale durante l’allevamento (antibiotici, psicofarmaci, estrogeni, e così via) mentre non contiene fibra alimentare, a tutto svantaggio della digestione.

L’assenza di carne nella dieta del bambino non comporta di per sè alcun rischio di carenza nutrizionale, a patto che l’alimentazione sia sufficientemente variata e includa, oltre a cereali, legumi, ortaggi, frutta e olio, tutti gli altri alimenti di origine animale (yogurt, latte, formaggio, uova, pesce). Il rischio di carenze è reale solo se si escludono dalla dieta del bambino anche questi alimenti.

Quindi, la vera alternativa non è fra una dieta esclusivamente vegetariana e un’alimentazione che comprenda la carne, ma fra l’abitudine a consumare troppa carne e un modo di alimentarsi più equilibrato e variato, ricco di prodotti vegetali.

In conclusione, il consiglio è: niente carne fino a che la dentizione non è completa; quando il bambino è ormai cresciuto, limitazione della carne a due volte la settimana, pesce di mare 2-3 volte. Per il resto dare la preferenza agli alimenti di origine vegetale consumando i legumi almeno quattro volte la settimana insieme ai cereali nel piatto unico.

(17 Aprile 2009)

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