La Convezione del 1989 si basa su ben 54 articoli.
Questi nascono dalla riflessione e l’esigenza di affermare quattro principi fondamentali, che di fatto hanno ispirato il lavoro della Commissione Onu all’atto della redazione della Convezione stessa.
I principi fondamentali dunque sono rinvenibili in alcuni articoli che evidenziano meglio di altri i concetti loro sottesi:
Principio di non discriminazione
Il principio, sancito all’art. 2, impegna gli Stati parti ad assicurare i diritti ivi sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori.
Il principio di superiore interesse del bambino
Il principio, sancito dall’art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente.
Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo
Il principio è sancito dall’art. 6 che prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l’impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo.
Ascolto delle opinioni del bambino
Il principio, sancito dall’art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L’attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione pone in relazione l’ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all’età.
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