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Giornata dell’infanzia, anche Google batte un colpo

La giornata mondiale dei diritti dei bambini…che bella giornata. Google dedica un doodle a questa ricorrenza e, si dirà, aiuta a sensibilizzare la gente.

La giornata è dedicata a coloro a cui affidiamo il nostro futuro, la nostra speranza per una continuità, quella linea di continuazione oltre di noi che ci dà una sensazione di eternità. Questa è la giornata dedicata ai bambini e ai loro diritti, troppo spesso calpestati o peggio ritenuti non degni di considerazione.

Lo strumento giuridico che tutela i diritti dei bambini è la Convenzione sui diritti dell’infanzia ratificata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1989 a New York. L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 1991 e a tutt’oggi 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati Membri dell’Onu, sono parte della Convenzione.

Ora un breve elenco dei principali diritti citati nella Convenzione: vengono considerati bambini gli individui di età inferiore ai 18 anni (art 1), il cui interesse deve essere tenuto in primaria considerazione in ogni circostanza (art 3). La Convenzione tutela il diritto alla vita (art 6), il diritto alla salite e alla possibilità di usufruire del servizio sanitario (art 24), il diritto ad esprimere la propria opinione (art 12) e ad essere informati (art 13). I bambini hanno diritto al nome e alla nazionalità (art 7), hanno diritto ad avere un’istruzione (art 28 e 29), di giocare (art 31), e di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e abuso. Certo è che a leggere questo elenco, a parte notare che sono enunciati molto generali e poco adatti ad essere applicati concretamente, si capisce quanto la totalità di questi diritti, in buona parte del mondo, non sia minimamente rispettata.

(20 Novembre 2010)

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