News dalla Rete

L’inserimento a scuola, ne parla l’esperta

images3.jpgDa qualche settimana è ripartita la stagione scolastica ed educativa per le Scuole dell’infanzia e gli Asili Nido.

Naturalmente, parlando di bimbi così piccoli un momento che gli educatori non possono assolutamente trascurare è quello dell’inserimento, cioè il primissimo approccio dei bambini con l’ambiente scolastico e i suoi protagonisti, maestre ed educatrici appunto.

Abbiamo ripreso a tal proposito una interessante intervista a uno dei maggiori esperti del settore, la psicologa Anna Oliverio Ferraris pubblicata su Repubblica.it.

L’esperta tratta soprattutto della scuola dell’infanzia – dunque bimbi che si inseriscono a 3 anni o più – ma siamo sicuri che i nostri Genitori ritroveranno nelle sue parole molte cose che vivono in prima persona anche al Nido nel momento dell’inserimento dei loro piccoli.

Ecco il testo dell’intervista:

Anna Oliverio Ferraris: Hanno bisogno di uscire di casa per imparare a stare insieme agli altri. A 3 anni sono pronti a capire le regole sociali

– Anna Oliverio Ferraris, psicologa, è il primo giorno di scuola per molti bimbi piccoli. C’è più ansia di un tempo?
“Per i genitori forse sì, perché ci sono pochi bambini in circolazione, meno fratelli, meno cugini e i genitori si trovano spesso soli in questa esperienza”.

– Il distacco chi lo gestisce meglio? Figli o genitori?
“Spesso il figlio ma molto dipende dalla madre, i bambini tengono conto dello stato emotivo dei genitori, sentono se la madre è tranquilla, lo capiscono dal tono di voce, da come li tiene per mano. Sono abbastanza esperti nelle emozioni”.

– E quando i bambini non vogliono andare a scuola da cosa dipende?
“A volte vogliono restare a casa perché è nato un fratellino e vogliono controllare la situazione, altre volte perché in famiglia non c’è un’atmosfera serena”.

– A 3 anni è l’età giusta?
“Sì, per sviluppare la socialità, capire le regole, a tre anni il bambino è abbastanza attrezzato, è anche in grado di comunicare con chiunque, valutare il tempo e la separazione. Ci sono cose che s’imparano nel gruppo, non a casa, e soprattutto se sei figlio unico puoi farlo solo a scuola. È un esercizio di socializzazione con gli altri bambini importante per la crescita, a scuola il bambino impara anche a difendersi, impara a litigare e a fare la pace”.

– E per le mamme?
“La mamma sappia che il bambino ha bisogno di tutto questo, sbagliano le madri che pensano di essere tutto per i loro figli, anche la più perfetta non può insegnare certe cose che si apprendono solo fuori”.

(28 Settembre 2008)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.