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Melevisione Addio?!

images-3.jpgOrmai i bambini non potrebbero più farne a meno. La Melevisione, il programma di Rai 3 più amato dai più piccoli, é, infatti, un pilastro del piccolo schermo da ben 11 anni. Per i fan, però, è in arrivo una brutta notizia: il contenitore pomeridiano chiuderà i battenti.

Questa notizia arriva proprio quando grazie alla Melevisione la fiaba era tornata fra le mura di casa dei bambini, trovando uno spazio ben preciso nel loro quotidiano e costruendo un rapporto affettivo ormai consolidato da tempo. I piccoli, infatti, amano le storie fiabesche che quel gruppo di allegri personaggi raccontano direttamente a loro, tanto da farli sentire parte di quel mondo e di quella storia.

Ma da dove deriva la scelta di cancellarlo dal palinsesto? Il Consiglio d’amministrazione della Rai ha preso questa decisione al fine di ottimizzare i costi seguendo una precisa strategia aziendale: l’intento sembrerebbe essere quello di trasmettere il programma in digitale terrestre ma finora questa sua ricollocazione non è ancora stata ufficializzata. Ma non finisce qui: a quanto pare verranno cancellate altre due trasmissioni, anch’esse indirizzate ai più piccoli: Trebisonda e il GTRagazzi.

La cancellazione dal palinsesto della Melevisione è prevista per il prossimo ottobre. Sulla piattaforma digitale sono già presenti altri due canali indirizzati ai più giovani, ovvero Rai Yoyo e RaiGulp!. Ma come l’avranno presa i fan della Melevisione? La risposta è semplice: mobilitazione di massa su Facebook. Molti amanti del programma, che implorano di non cancellare dal palinsesto la trasmissione, minacciano addirittura di non voler più pagare il canone Rai. Ma cos’avrà mai di così speciale la Melevisione? La sua forza motrice sta nell’aver fondato un mondo vero e proprio: il Fantabosco.

In questo regno i personaggi sono, nè più nè meno, una Cosmogonia, un mondo parallelo nel quale il bambino entra e, guidato da una figura amica e affettuosa, vive, giorno dopo giorno, le dinamiche della dimensione fiabesca, le imprese e i suoi insegnamenti morali. La rabbia dei fan del contenitore pomeridiano, e in primis dei genitori, risiede principalmente nel fatto che la Rai abbia speso milioni di euro per gli ospiti stranieri che saliranno sul palco dell’Ariston e, allo stesso tempo, abbia deciso di eliminare la programmazione di un programma di qualità per i più giovani, in grado di offrire un buon nutrimento per gli occhi, il cuore e l’intelletto di ogni bambino.

Nei genitori italiani è nata una grande fiducia nel programma: da ben 11 anni affidano i loro bambini come se stessero con loro. Sono stati prodotti fino ad ora anche dei tour (oltre 600.000 spettatori in palasport e teatri) dove i bambini hanno avuto la possibilità di interagire con i loro beniamini. Su Facebook è sorto un gruppo Salviamo il Fantabosco dalla chiusura! Proprio per fermare la chiusura della Melevisione.

In campo è scesa anche Moony Witcher, pseudonimo di Roberta Rizzo, la scrittrice italiana di romanzi fantasy per bambini, inviando una lettera di indignazione alla RAI per tale decisione: “Si parla tanto di cultura dell’infanzia, della difesa dei diritti dei minori, dell’importanza sociale della famiglia e poi si cancellano programmi come la Melevisione – e conclude – La pretesa di chiedere un canone diviene ridicola di fronte a tali decisioni. In compenso si riempiono i canali Rai di reality volgari e stupidi”.

(15 Febbraio 2010)

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