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Torna l’Influenza. Preacuzioni senza allarmismi

images1.jpgResistente ai farmaci in America, l’influenza comincia a farsi sentire anche in Europa.

Nel nostro Paese il numero degli italiani, soprattutto bambini, allettati a causa dell’influenza, è in aumento e dovrebbe toccare il picco agli inizi di febbraio. Dati che ad oggi sono assicurati dal centro epidemiologico di sorveglianza dell’Istituto Superiore di sanità e che in futuro potrenno essere raccolti anche via Internet.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità la curva epidemica ha cominciato la sua ascesa con un un’incidenza totale pari a 2,98 casi per 1000 assistiti pari a quella registrata nella stagione 2004-2005. Dalla rete sanitaria emerge che la fascia maggiormente colpita è quella tra 0 e 4 anni di età con un incidenza di 6,70 casi per mille assistiti. Seguono i bambini tra i 5 e i 14 anni con 3,56 casi per mille, gli adolescenti (15-64 anni) con 3,03 casi e gli ultra 65 anni con 1,58 casi. Al momento Val d’Aosta, Umbria e Marche sono le regioni più colpite.

Accanto al tradizionale censimento dei medici, anche in Italia comincia a prendere piede il monitoraggio via web dell’influenza. Il sito si chiama www.influweb.it e segue, in tempo reale, l’evoluzione della malattia. Agli utenti viene chiesto di compilare un questionario, segnalando sia caratteristiche sociali, sia lo stato di salute.Dati che poi vengono analizzati e tradotti in grafici e tabelle. Le statistiche del sito permettono, o meglio permetteranno, la raccolta dei dati sull’incidenza della malattia, l’evoluzione e le mappe di diffusione. Ad oggi hanno risposto in mille volontari. Ma l’obiettivo è arrivare alle diverse migliaia che già si registrano in altri paesi europei (Olanda, Belgio e Portogallo).

“Per inserire nel censimento anche bambini e anziani che non hanno familiarità con il web, c’è la possibilità di far registrare l’intero nucleo familiare con un solo account – spiega Vittoria Colizza che coordina il progetto – I dati raccolti saranno utilissimi per poter gestire l’emergenza e pianificare gli interventi”. Uno strumento che potrebbe fare fronte ad un’emergenza sanitaria ma anche economica che, tra costi diretti e indiretti, si aggira dai 400 milioni ai 3 miliardi di euro.

(12 Gennaio 2009)

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