Carta dei Diritti dei Bambini all’Arte e alla Cultura

Diciotto articoli, che sanciscono il diritto dei bambini a partecipare all’arte, a poterne fruire e a vivere esperienze culturali. E’ questo, in sintesi, il contenuto della Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura, un’idea nata da un progetto de La Baracca – Testoni Ragazzi, cooperativa che si occupa di teatro per ragazzi.

Fra i diritti sanciti dal documento ci sono: il diritto ad avvicinarsi all’arte, in tutte le sue forme; a sperimentare i linguaggi artistici; a frequentare le istituzioni artistiche e culturali della città, sia con la famiglia che con la scuola; a poter partecipare alle proposte artistiche e culturali della città indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche di appartenenza.

«L’idea – spiega Francesca Nerattini, referente del progetto – nasce nel 2009, dalla consapevolezza della crescente difficoltà di bambini e ragazzi di usufruire degli spazi culturali del territorio in cui vivono. Con la stesura della Carta ci siamo proposti di diffondere la conoscenza dei diritti fondamentali delle nuove generazioni, in un contesto, come quello attuale, in cui il mondo della cultura e dell’arte vive un momento di profonda crisi».

Alla redazione del documento hanno partecipato insegnanti e dirigenti scolatici di alcune scuole primarie e secondarie inferiori di Bologna, educatori e genitori. Un lavoro di gruppo che ha portato alla stesura dei diciotto articoli della Carta, ispirata ai principi contenuti nella Convenzione Onu sui diritti del fanciullo e nella Carta europea dei diritti del fanciullo.  «Dal lavoro iniziale, da cui è nato il documento sui diritti dei bambini all’arte e alla cultura – continua Nerattini – hanno preso forma altre idee, come quella di realizzare una pubblicazione, tradotta in altre lingue».

La Carta è diventata, così, un libro illustrato di 96 pagine, edito da Pendragon, che contiene anche la traduzione del testo in ventisei lingue. Gli articoli sono accompagnati dalle illustrazioni di ventidue disegnatori, diciotto dei quali hanno rappresentato il loro contenuto e gli altri quattro ne hanno raccontato il significato. Oltre al libro, sono stati realizzati un sito web dedicato al progetto (che contiene una sezione aperta alle adesioni alla Carta) e una pagina su Facebook.

Il progetto è sostenuto da varie realtà e istituzioni, fra cui la Commissione Europea, la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, l’Università e il Comune di Bologna.