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Bambini e strabismo: che fare?

Lo strabismo è un disturbo abbastanza frequente tra i bambini molto piccoli, per intenderci, al di sotto del primo anno di vita.

Il neonato, infatti, fino ai 7-8 mesi non ha ancora acquisito il perfetto controllo dei muscoli oculari e così, possono evidenziarsi problemi nella visone binoculare (quella in cui entrambi gli occhi si focalizzano su un unico oggetto). Perciò, se mamma e papà dovessero vedere il proprio bebè che fa “gli occhi storti“, non devono preoccuparsi. Tuttavia, a volte lo strabismo non passa da solo con il crescere del piccolo, ma permane oltre il primo anno. Che fare?

Sicuramente, si renderà necessaria una visita oculistica, per definire se il disturbo visivo del bimbo sia di origine fisica (quindi congenito), o, al contrario, acquisito. Quest’ultimo caso è determinato da una sorta di “vizio” rifrattivo – cioè un difetto nella messa a fuoco dell’oggetto che il piccolo sta guardando – che lo costringe, in qualche modo, a “risistemare” la visione come può. Questo deficit si evidenzia, normalmente, dopo i 2 anni e può essere superato con delle terapie oculistiche mirate come l’ausilio di lenti correttive.

Non di rado, a questa forma di strabismo acquisito, si associa un altro deficit, chiamato comunemente “occhio pigro“, o ambliopia, in cui l’occhio non allineato manifesta anche una riduzione della facoltà visiva. Vi sono molto modi per trattare l’ambliopia, un sistema classico è quello della benda sull’occhio “sano”, onde stimolare quello deficitario. Ma di recente si è scoperto che anche l’agopuntura sortisce ottimi risultati.

Per quanto riguarda lo strabismo congenito, si può risolvere senza problemi e conseguenze con un intervento chirurgico, ma bisogna attendere che il bambino cresca un pochino, infatti di norma viene eseguito in età scolare. Ad ogni modo, se il vostro bambino fa gli occhi storti, non vi angosciate, con tutta probabilità, e di qualunque natura sia il suo strabismo, non se lo porterà dietro anche da adulto.

(10 Aprile 2011)

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