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Bambin Gesù, potenziata la Banca del Latte

Con il contributo di Provincia, farmacie “+ BENE”, Happybimbo e volontariato, cresce il progetto “Via Lattea”, che raccoglie ogni anno oltre 2mila litri dalle mamme donatrici di E. Mic.

Potenziato grazie alla collaborazione di nuovi partner il progetto “Via Lattea”, un piano di interventi avviato a partire dal 2009 a sostegno della Banca del latte umano donato dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Unico punto nel Lazio di raccolta, trattamento e utilizzo terapeutico del latte donato da neomamme e distribuito ai piccoli pazienti che ne hanno bisogno. Grazie all’assessorato alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile, sensibile al tema della donazione del latte materno come vero e proprio “farmaco naturale” salvavita, la Provincia ha affiancato l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con l’ausilio di agenti della polizia Provinciale nella raccolta del latte presso il domicilio delle donatrici su tutto il territorio e nel successivo trasporto presso la Banca del latte.

Un nuovo impulso arriva ora dall’intesa tra il gruppo “+ BENE farmacie associate” (oltre 70 su tutto il territorio di Roma e provincia) e l’azienda Happybimbo, grazie alla quale verrà offerto alle mamme donatrici tutto il necessario per la donazione: un tiralatte elettrico professionale sterilizzato e kit sterili per la raccolta del latte. Le novità dell’iniziativa sono state presentate ieri, 3 novembre, a Palazzo Valentini. «Stiamo sottoscrivendo accordi con diverse associazioni di volontariato, per cui dalle prossime settimane avremo un aumento del personale disponibile al ritiro domiciliare del latte», annuncia Ezio Paluzzi, assessore provinciale alla Sicurezza e alla Protezione civile. Grazie a 50 mamme donatrici, ogni anno vengono raccolti oltre 2mila litri di latte per i piccoli pazienti nati prematuri o con malformazioni o malattie rare che interessano l’assorbimento intestinale, che hanno subito interventi chirurgici. In tali situazioni, la raccolta del latte in banche è indispensabile dal momento che i bambini hanno bisogno di essere nutriti a lungo con questo alimento.

«Il progetto La Via lattea è ormai diventato un modello organizzativo del nostro ospedale – spiega infatti il presidente del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti -. Oggi che la raccolta è aumentata del 20% possiamo contare sull’incremento di questa rete, ma deve aumentare anche la possibilità di trasportare il latte in tempo, stoccarlo, prepararlo e darlo per periodi sempre più lunghi ai neonati che ne hanno bisogno. Perché assistiamo a patologie sempre più complesse e di lunga durata, croniche, per le quali il latte materno è un rimedio terapeutico». Ma il Bambino Gesù deve soddisfare un elevato fabbisogno senza poter contare su un proprio reparto maternità. «Il nostro sogno – sottolinea Giuseppe Morino, responsabile dell’unità di dietologia clinica del Bambino Gesù – è almeno di raddoppiare il numero di donatrici, oggi 50, di cui il 25% abita fuori dal Grande raccordo anulare. E arrivare nel 2012 a un numero a tre cifre».

Intanto, il Lactarium dal prossimo anno potrà liofilizzare il latte per conservarlo anche alcuni anni, avendolo così a disposizione anche in estate, quando le donazioni si riducono, e rispondendo alle richieste che arrivano da altre regioni. Infatti, la Banca del latte del Bambino Gesù è l’unico centro di raccolta nel Lazio e in buona parte del Centro-Sud. «Sul piano emotivo – ricorda Profiti – il dono delle mamme a bambini di altre mamme rappresenta un gesto solidale importante». Di qui la richiesta alle neomamme di continuare a donare il latte, fino al 5° mese di vita del bambino.

Tutte le donne che allattano possono donare, basta essere sane, avere buone abitudini di vita ed essere disponibili a donare almeno 4 bottigliette di latte da 100 ml a settimana. Per informazioni contattare la Banca del latte del Bambino Gesù (tel. 06.68592831/2217/2338 o bancadellatte@opbg.net) o raggiungere la farmacia “+ Bene” più vicina(www.piubene.it).

(6 Novembre 2011)

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