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Allarme pedopornografia on-line in Italia

images.jpgUnicef e Ecpat lanciano l’allarme pedopornografia on-line in Italia.

La denuncia arriva in occasione del seminario nazionale in preparazione del Terzo Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti, previsto dal 25 al 28 novembre prossimo a Rio de Janeiro.

Siti internet creati appositamente; chat, newsgroup, mailing lists; servizi peer to peer (P2P) e File Transfer Protocol (FTP) per arrivare al fenomeno del ′grooming′, l′adescamento del minore tramite chat o Instant Messaging.Polizia postale e delle Telecomunicazioni, dal 2001 al 2006, hanno scovato, su 247.938 siti web monitorati, 11769 siti pedofili, i siti oscurati attestati su territorio italiano sono stati 111, le segnalazioni ad organismi investigativi internazionali sono state 8.791.

Secondo le stime diffuse da Unicef ed Ecpat, a livello transnazionale il traffico di esseri umani frutta alla criminalità organizzata ben 10 miliardi di dollari l’anno. Le Nazioni Unite, inoltre, parlano dell′esistenza nel mondo di 2,7 milioni di vittime della tratta degli esseri umani, di cui l′80% bambini. Ancora: secondo stime dell′Organizzazione mondiale del turismo ogni anno almeno 3 milioni di persone partono per viaggi a scopo sessuale.

Un turista su 5 cerca sesso a pagamento e 1 sesto di questi, tra quelli che arrivano in America Latina e nei Caraibi, sceglie come partner sessuale un bambino o un adolescente.

Infine – stando alle stime di Unicef ed Ecpat – i nostri connazionali si collocano ai primi posti della triste “classifica” di turisti del sesso con i bambini. Infatti, se prima in alcuni paesi eravamo fra le prime quattro o cinque nazionalità, oggi in luoghi come il Kenya siamo i primi.

(3 Novembre 2008)

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